NATALE AL TEMPO DELLA PANDEMIA
- ITINERANTE NEWS
- 25 nov 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 dic 2020
Si fanno sempre più accentuati i dibattiti sulle nuove misure da adottare in vista del Natale. Una possibile data in cui scopriremo se il Governo intende confermare le restrizioni vigenti, inasprirle, o concedere diverse deroghe, potrebbe essere quella del 27 novembre. Da questo giorno infatti, le regioni potranno iniziare a cambiare zona di rischio (passando da zona rossa ad arancione…). Di fatto però il nuovo Dpcm entrerà in vigore solo a partire dal 3 dicembre. Tra le ipotesi più probabili c’è quella di lasciare aperti i negozi fino alle 22 e riaprire i centri commerciali anche nel fine settimana (escluse le zone rosse). Tutto dipenderà però dalla curva epidemiologica: il Governo spera in un abbassamento dei contagi e nella possibilità di poter estendere il coprifuoco anche fino alle 24, ma il premier Conte avverte «Dobbiamo predisporci a un Natale più sobrio. Veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non saranno possibili. Una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare a gennaio un innalzamento brusco della curva». Quello che è sicuro per il momento, è che a Capodanno non saranno consentiti le feste in piazza, per evitare la formazione di assembramenti. Anche per le scuole si va verso una riconferma: la DAD continuerà con certezza nei licei fino a gennaio. È invece un invito alla prudenza da parte del Governo, per quanto riguarda i ritrovi in famiglia: il Governo chiede responsabilità da parte di tutti, bisogna cercare di diminuire il più possibile il numero delle persone in casa (5-6) ed adottare le dovute precauzioni. Infine, è probabile che saranno concesse delle deroghe per gli spostamenti tra regioni, al fine di consentire il ritorno alla residenza o al domicilio. La linea guida resta però sempre la stessa: deroghe sì, ma con cautela e moderazione perché bisogna evitare un nuovo forte incremento dei contagi. Il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, ha infatti ricordato pochi giorni fa «Abbiamo fatto un'estate 'liberi tutti' e l'abbiamo pagata duramente, dunque non possiamo permetterci un Natale 'liberi tutti'».
Carmine Reale
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