ECONOMIA E PANDEMIA
- ITINERANTE NEWS
- 12 dic 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 19 dic 2020
L’Italia è stato uno dei primi paesi europei, a essere investito dal Covid-19. La rapida diffusione della pandemia ha reso necessarie misure di contenimento ampie e stringenti, che hanno tuttavia prodotto sul sistema economico una crisi. A causa del lockdown molte attività sono state chiuse, e gli imprenditori non sono riusciti a vendere i loro prodotti, causando un grosso deficit economico. Ne hanno maggiormente risentito le piccole attività nei settori del fitness (palestre), della gastronomia (bar, ristoranti), del turismo. Per aiutare questi lavoratori lo Stato è intervenuto, fornendo dei sussidi economici che tuttavia non hanno coperto l'intero territorio nazionale. Molte attività, soprattutto in zone interne e periferiche come il nostro Sannio, sono state costrette ad abbassare le saracinesche. Con l’arrivo della seconda ondata della pandemia e le conseguenti ristrettezze adottate dal Governo e di fronte allo spettro del fallimento totale delle proprie attività, molti lavoratori sono scesi in piazza per esprimere il proprio dissenso e preoccupazione. In alcuni cortei le forze dell’ordine sono dovute intervenire quando i manifestanti hanno iniziato ad assumere un atteggiamento violento e incontrollabile. Si temono, qualora la situazione non dovesse migliorare, danni pesanti per l'economia nazionale e mondiale.
Francesco Romano
Pietro Porcaro
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