COVID: L'INGHILTERRA PARTE CON IL VACCINO
- ITINERANTE NEWS
- 12 dic 2020
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Dopo un anno di lotta contro il covid-19, sta per arrivare la possibile e tanto attesa soluzione: il vaccino. Durante l’anno, numerosi esperti hanno lavorato alla sua realizzazione, nella speranza che possa essere tanto efficace quanto sicuro, e forse ci sono riusciti. Diversi sono i produttori: dal vaccino "AZD1222", sviluppato da AstraZeneca e dall'Università di Oxford a quelli di Pfizer e Moderna. Gli esperti assicurano di essere arrivati ad una possibile soluzione, ma i vari vaccini, nonostante i primi test positivi, sembrano non essere perfetti al 100%, anche se i primi dati raccolti fanno ben sperare. Quello che è certo è che i vaccini andranno somministrati in due dosi ad una certa distanza di tempo. In Inghilterra si è già partiti. La risposta fisica di coloro che si sono sottoposti al trattamento, è stata decisamente positiva. Solo due dei soggetti vaccinati fino ad ora, hanno mostrato una reazione allergica al farmaco. Si tratta di due operatori di case di riposo britanniche di circa 40 anni, che tuttavia non hanno avuto, però, forti reazioni e sono sulla via del recupero. A causa di questi episodi, l'autorità nazionale di controllo sui farmaci (Mhra) ha raccomandato di non sottoporre al trattamento le persone, che in passato hanno sofferto a lungo di allergie significative. Il comunicato della Mhra è chiaro: “Tutti coloro che in passato hanno avuto gravi allergie a vaccini, medicine e cibo, e cioè reazioni anafilattoidi, oppure coloro cui è stato già prescritto di portare sempre con sé un autoiniettore di adrenalina, farebbero bene a non sottoporsi al vaccino Pfizer/BioNTech". Gli esperti e le compagnie farmaceutiche assicurano che rimarranno in continuo contatto con le autorità per conoscere ogni eventuale controindicazione del farmaco.
In Italia, la campagna di vaccinazione inizierà a seguito delle autorizzazioni rilasciate dall’Ema (agenzia regolatoria europea per i medicinali) che si riunirà il 29 dicembre per il vaccino della Pfizer e il 12 gennaio per il vaccino di Biontech e Moderna. Dopo l’approvazione dell’Ema, le prime dosi saranno destinate agli operatori sanitari, al personale, agli ospiti di residenze sanitarie e agli anziani ultraottantenni. Toccherà poi alla fascia di età compresa, tra i 60 e 79 anni, ai cittadini con almeno una malattia cronica, agli insegnanti, ai lavoratori di servizi essenziali, ai detenuti e via via a tutta la popolazione. Gli esperti inoltre, dopo la realizzazione dell’App “Immuni”, stanno lavorando alla creazione di una nuova App (il cui download dovrebbe essere facoltativo), con la quale sarà possibile prenotare i vaccini e non solo. Attraverso quest’App sarà anche possibile ricevere avvisi sulla data del richiamo, ovvero la data della somministrazione della seconda dose di vaccino. Nonostante gli ottimi risultati riscontrati dalle prime somministrazioni, tre italiani su quattro sembrano essere restii alla vaccinazione. Di fatto però la questione dell’obbligatorietà del vaccino resta poco chiara. Secondo la Costituzione è possibile prevedere un obbligo vaccinale: l’art’34 sancisce infatti che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. L'articolo specifica anche che “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. I vari team continuano però a lavorare costantemente al fine di garantire un vaccino tanto efficace quanto sicuro per far sì che nessuno decida di sottrarsi.
Gli esperti evidenziano infine, che il vaccino non è una bacchetta magica, la popolazione, dovrà continuare a seguire tutte le restrizioni come mascherina, igiene e distanziamento, perché all'inizio non ci saranno dosi per tutti e anche dopo, ancora per un certo periodo, fino a quando l'impatto del vaccino non sarà del tutto chiaro.
Carmine Reale
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